1914 È inverno e il Natale è alle porte. In quell’inferno di proiettili, cariche feroci con le baionette, gas asfissianti e cumuli di corpi in putrefazione la musica, da una trincea all’altra, inizia a riecheggiare nei cuori dei combattenti. Le armi cessano di tuonare e i soldati abbandonano quei buchi scavati nel terreno si ritrovano a scambiarsi regali, strette di mano, abbracci…
Una ricostruzione storica dall’intenso valore testimoniale e memoriale Un episodio sconosciuto a lungo che ritrova la propria forza e lascia al pubblico una riflessione profonda sul Natale, che non è solo un giorno, ma uno stato dell’anima in cui la violenza non trova spazio.